REMY UNO X EMILIO PUCCI by Daniela Ambrosio
Un’installazione giocata sui contrasti, un’opera che si colloca tra immagine definita e spazio virtuale: Vortice (Vortex) di Remy Uno introduce la collezione Resort 2017 di Emilio Pucci. Un incontro arte e moda suggellato nella cornice di Palazzo Recalcati, dimora nobiliare di fondazione cinquecentesca ampliata fra il XVII e il XVIII secolo.
Nell’installazione per lo showroom di Emilio Pucci, Remy Uno si ispira a Vortici Print, la stampa ideata dal direttore creativo Massimo Giorgetti per la maison fiorentina. L’artista francese, classe 1978, è nato e cresciuto nella scena della street art di Marsiglia e ha all’attivo numerose mostre personali e collettive, da New York a Caracas, passando per Mosca, Londra e Johannesburg. L’opera si pone in dialogo con gli interni barocchi del Palazzo, dando vita a un caleidoscopio di forme e colori. Vortice (Vortex) è una struttura di specchi e motivi tratti da una delle stampe di Giorgetti, da sempre interessato al mondo dell’arte – nel 2013 ha realizzato una collezione in collaborazione con Toilet Paper, il magazine ideato da Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari.
Nella collezione Resort 2017 Giorgetti non tradisce i motivi del marchio, di cui ne studia attentamente gli archivi, ma li rielabora giocando con le asimmetrie, i colori brillanti, le atmosfere anni Cinquanta. Il risultato è un mix di motivi geometrici e stampe ispirate alla natura.
L’installazione parte da un progetto più ampio curato da Valentina Casacchia, storica dell’arte e curatrice dell’Artist Pension Trust di base a Milano. «Il progetto, basato sul concetto dell’anamorfosi, mette in scena un dispositivo ottico e metamorfico che vede la rappresentazione di un’immagine in deformazione prospettica, in modo che la sua visione corretta possa avvenire solo da un punto di osservazione diverso da quello frontale» afferma la curatrice. Per ottenere il punto di vista unico è necessario rimettere insieme tutti i pezzi, dunque la centralità e la prospettiva verisimigliante poggiano su un sistema precario e illusorio basato su opposte polarità: statico-dinamico, reale-virtuale, assoluto e relativo.
An art installation based on contrasts, a piece of art that is in between a defined image and a virtual space: Vortice (Vortex) by Remy Uno introduces the Resort 2017 collection by Emilio Pucci. A combination of art and fashion framed by Palazzo Recalcati, an aristocratic mansion founded in the Sixteenth century and enlarged between the XVII and XVIII century.
In the art installation for Emilio Pucci’s showroom Remy Uno takes inspiration from the Vortici print, a print created by Massimo Giorgetti, creative director of the Florentine maison. The French artist, class 1978, was born and raised in the scene of the Marseilles street art and has been present in many personal and collective exhibitions, from New York to Caracas, through Moscow, London and Johannesburg. The work establishes a dialogue with the baroque interiors of the Palace, creating a kaleidoscope of shapes and colors. Vortice (Vortex) is a structure made of mirrors and motifs that come from one of Giorgetti’s prints. Massimo Giorgetti has always been interested in art, and in 2013 he created a collection collaborating with Toilet Paper, the magazine conceived by Maurizio Cattelan and Pierpaolo Ferrari.
The 2017 Resort collection created by Giorgetti is in line with the motifs of the brand. He carefully studies them from the archives, and he reworks them playing with asymmetries, vivid colors, and fifties atmosphere. The result is a mix of geometric patterns and prints inspired by nature.
The installation is part of a broader project supported by Valentina Casacchia, art historian and curator of the Artist Pension Trust based in Milan. «The project, based on the concept of anamorphosis, puts in scene an optical and metamorphic device that sees the representation of an image in a deformed prospective, in this way the correct vision can come only by an observation point which is different form the frontal one», as the curator says. To obtain the unique point of observation you must put back together all of the pieces, therefore the centrality and the plausible perspective rely on a precarious an false system based on two opposite polarities: static-dynamic, real-virtual, absolute and relative.